Programma amministrativo 2024

  1. Riscrivere e Integrare PAESC (Piano per l’Energia Sostenibile ed il Clima)
  2. Migliorare il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile)
  3. Il Treno e il PRIT regionale (Piano Regionale Integrato dei Trasporti)
  4. Trasporto pubblico locale
  5. Piazza Libertà
  6. Viabilità extra-urbana
  7. Moderazione del traffico
  8. Mobilità dolce
  9. Percorsi casa-scuola e inquinamento scolastico
  10. Risparmio Energetico
  11. Uso del suolo
  12. Agricoltura
  13. Tutela degli animali
  14. Rifiuti
  1. Sinergie tra Pubblico e Privato
  2. Consulta delle imprese
  3. Un deciso NO agli appalti al “massimo ribasso”
  4. Salario minimo comunale
  5. Lotta al racket e all’usura e sostegno a piccole aziende, artigiani e commercianti
  6. Sviluppo iniziative per promuovere prodotti a “Km Zero”
  7. Turismo
  1. IPAB Casa di Riposo Carlo Stradi e gestione
  2. Emergenza abitativa
  3. Centro Medico Territoriale 
  4. Sportello di Sostegno Psicologico
  5. Potenziare il Centro Ascolto “Donne in difficoltà”
  6. Sportello di mediazione dei conflitti
  7. Sportello dei servizi sociali
  8. Centro di pronto intervento territoriale
  9. Centro associativo territoriale
  10. Asili nido, giovani coppie
  11. Scuola e formazione
  12. Preadolescenti, adolescenti e giovani; centri aggregativi
  13. Autismo, disabilità e “Dopo di Noi”
  14. Richiedenti asilo e integrazione
  15. Sport e tempo libero
  16. Partecipazione
  17. Sicurezza e legalità

Meno automobili, più sicurezza stradale, più salute!

  1. Riscrivere e Integrare il PAESC (Piano per l’energia sostenibile ed il Clima)

Il primo fondamentale obiettivo è la riduzione dell’inquinamento atmosferico, da raggiungere agendo principalmente sulla mobilità. La qualità dell’aria che respiriamo nel nostro territorio è pessima e dobbiamo impegnarci per migliorarla attraverso la significativa riduzione delle emissioni di CO2 (anidride carbonica) e polveri sottili.

Occorre innanzitutto riscrivere parzialmente ed integrare il PAESC (Piano per l’Energia Sostenibile ed il Clima). Il PAESC, approvato nel novembre 2021 dall’Amministrazione Comunale uscente, è insufficiente e manca di una parte di analisi sulle emissioni di inquinanti in atmosfera di attività importanti quali le industrie e gli allevamenti.

Sono pertanto necessarie scelte più significative che incidano maggiormente sulla riduzione degli inquinanti.

L’eccessivo impatto del flusso veicolare su gomma, che congestiona cronicamente la rete viaria locale, lede la salute pubblica, sia a causa degli inquinanti, sia a causa dello stress legato al traffico, impedendo la diffusione di una mobilità più sostenibile e sicura.

  1. Migliorare il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile)

Le risorse pubbliche e private disponibili devono essere spese in iniziative che siano più salubri per le persone e meno impattanti sul territorio, per cui anticiperemo i tempi di realizzazione ed amplieremo gli obiettivi del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), approvato in sede di distretto, per quanto riguarda le azioni realmente sostenibili rendendolo più ambizioso, con obiettivi seri per abbattere la CO2 e le polveri sottili. 

  1. Il Treno e il PRIT regionale (Piano Regionale Integrato dei Trasporti)

Fondamentale è l’azione, in sinergia con i nostri interlocutori regionali, volta all’approvazione di un nuovo PRIT (Piano Regionale Integrato dei Trasporti), che metta il trasporto su ferrovia al centro del piano per la mobilità della regione. Pensiamo infatti che la scelta corretta sia quella di potenziare i trasporti collettivi su ferro, realizzando finalmente una linea ferroviaria che colleghi Sassuolo con Vignola, passando da Maranello: così facendo si unirebbero direttamente con Maranello da un lato la linea ferroviaria Formigine-Modena, e dall’altro la linea Vignola-Bologna.

Tale rete ferroviaria dovrà farsi carico sia del trasporto delle persone, diminuendo in modo considerevole l’uso dell’auto nel nostro territorio, sia del trasporto delle merci, collegando la nostra area manifatturiera pedemontana con lo scalo di Dinazzano (RE) e con la stazione di Bologna tramite Vignola, riducendo anche in questo caso il flusso veicolare degli automezzi pesanti. Tutto questo anche al fine di adeguarci agli obiettivi stabiliti in sede europea per la riduzione delle emissioni, che prevedono che il trasporto passeggeri su ferro debba raddoppiare entro il 2030 e triplicare entro il 2050, e che il 30% delle merci entro il 2030 (e il 50% delle merci entro il 2050) siano trasportate su ferro.

Con questa proposta vogliamo sollecitare la Regione, la Provincia e TPER al fine di iniziare a muovere in modo concreto i primi passi nella direzione del trasporto su rotaia anche a breve percorrenza. Siamo consapevoli che questo progetto sarà a lunga scadenza, anche se la crescente crisi climatica costringe ad accelerare sempre più i tempi. Oltre a permettere un servizio ai flussi regolari e costanti degli studenti e dei lavoratori pendolari, una tratta che colleghi Maranello alla rete ferroviaria regionale e nazionale, gioverebbe anche al flusso turistico che interessa la nostra città che è fra le mete più attrattive a livello regionale. Il nostro lavoro in stretto rapporto con il Comitato per il Treno di Maranello, ha portato fino ad ora ad ottenere la progettazione del piano di fattibilità da parte della Regione Emilia Romagna. Garantiremo il nostro impegno fino alla completa realizzazione dell’opera.

  1. Trasporto pubblico locale

Parallelamente invece, nel breve termine, riteniamo necessario spingere nella direzione del miglioramento qualitativo per il trasporto pubblico locale su gomma. Maranello, con il nuovo terminal bus, è fra i primi hub di scambio in provincia, per questo serve un intervento deciso sulla qualità del parco veicolare messo a disposizione da SETA e sulla quantità dei servizi messi a disposizione in termini di numero di viaggi e di frequenza delle corse, aumentando la capillarità del servizio, evitando ulteriori tagli e rendendo più regolari e veloci gli spostamenti lungo l’asse Pedemontano. Sarà necessario realizzare anche nuove linee che possano intercettare la domanda di trasporto dei lavoratori che vorrebbero usufruire del trasporto pubblico da e verso le zone artigianali, attualmente non servite.

A livello strettamente cittadino, è necessario lavorare per lo sviluppo di una efficace micro-mobilità elettrica, che colleghi le frazioni di Maranello con il centro. Questo servizio, con un numero costante di corse,  agevolerà chi non ha un mezzo di trasporto e incentiverà l’utilizzo del trasporto pubblico per coloro che normalmente usano l’auto anche per i piccoli spostamenti.

Le esigenze di mobilità casa-lavoro devono essere affrontate a livello distrettuale, anche tramite accordi con le imprese private (almeno quelle con più di 50 tra dipendenti e collaboratori), che devono compartecipare alla riduzione dell’impatto ambientale e sociale indotto dalla loro presenza, sia razionalizzando la logistica in ingresso e uscita che favorendo scelte di mobilità dei propri lavoratori alternative al trasporto singolo su gomma. Attraverso accordi con aziende e parti sindacali vogliamo venga promosso, anche grazie a opportuni incentivi e facilitazioni, un sistema di trasporti collettivi, sia pubblici che privati, che permetta di ridurre l’assedio delle automobili.

  1. Piazza Libertà

Per quanto riguarda l’assetto urbanistico del centro di Maranello, il progetto principale è un ulteriore passo per la trasformazione di Piazza Libertà. A questo scopo abbiamo un progetto che guarda in due direzioni: migliorare le condizioni di lavoro dei commercianti, attraverso l’ampliamento dei marciapiedi e, l’eliminazione della circolazione attorno alla piazza, con la modifica da doppio senso di marcia a senso unico, riservando l’accesso ai commercianti per il carico e scarico delle merci. A lungo termine abbiamo l’obiettivo di arrivare a una progressiva pedonalizzazione della piazza, previo miglioramento delle alternative di trasporto pubblico.

  • L’allargamento dei marciapiedi sarà l’occasione per favorire i pedoni, abbattere definitivamente tutte le barriere architettoniche e infine dare l’opportunità ai commercianti di ampliare l’esposizione dei propri prodotti all’esterno dei negozi. L’obiettivo è quello di incentivare, nella bella stagione, il commercio all’aperto su aree pedonali che possano contenere, oltre allo spazio commerciale, anche quello per turisti e cittadini che passeggiando in sicurezza, potranno usufruire, anche sulla piazza principale, di servizi quantitativi e qualitativi più ampi
  • La modifica della circolazione vedrà di pari passo l’introduzione di un’area dedicata allo stazionamento di mezzi elettrici per la micro-mobilità. Quest’area, sarà collegata ad altre, distribuite sul territorio, con particolare attenzione al passaggio fra Museo Ferrari e Piazza Libertà. Questo nuovo disegno di Piazza Libertà terrà conto delle aree di carico e scarico per i commercianti, delle loro necessità di posteggio dei mezzi privati, e dei tempi di sperimentazione, durante i quali, per favorire le attività stesse, saranno ridotti i costi di occupazione di suolo pubblico.
  • Infine, è nostra ferma intenzione studiare un sistema di incentivazione per i proprietari degli immobili che si affacciano su Piazza Libertà e via Stradi, che desiderino affittare i propri immobili ad attività commerciali.
  1. Viabilità extra-urbana

Ci opporremo con forza, in stretta collaborazione con i comitati dei cittadini, alla realizzazione di scelte obsolete ed insostenibili come, ad esempio, la bretella autostradale Sassuolo-Campogalliano. Sosterremo invece, ogni azione diretta al miglioramento dell’asse Pedemontano e al suo completamento.

  1. Moderazione del traffico

Intendiamo lavorare concretamente sulla possibilità di ridurre i flussi e i rischi connessi al traffico di attraversamento che investe il centro cittadino e una parte delle frazioni. Lavoreremo per questo all’introduzione di zone 30 km/h nelle zone residenziali, avviando un percorso in stretta collaborazione con i cittadini residenti, raggiungendo il duplice obiettivo di ridurre l’inquinamento e aumentare la sicurezza di tutti gli utenti della strada. 

Lavoreremo poi sull’abbattimento progressivo di tutte le barriere architettoniche, con il conseguente miglioramento delle condizioni per la fruibilità delle piste ciclabili e incentiveremo lo spostamento con mezzi non inquinanti, che saranno preferiti in ogni decisione amministrativa. Renderemo così più sicuro il transito dei pedoni, delle persone con disabilità e dei ciclisti, che oggi si muovono in un contesto viario troppo sbilanciato a favore del comparto autoveicolare. 

  1. Mobilità dolce

Vogliamo incentivare la mobilità dolce sostenendo un lavoro di miglioramento delle piste ciclabili, peraltro già parzialmente programmato dall’amministrazione uscente, realizzando investimenti mirati, sia attraverso nuovi percorsi ciclabili e pedonali sulle direttrici principali, sia collegando tra loro i percorsi già esistenti ma che risultano parzialmente ancora frammentati. Inoltre, è prioritaria la messa in sicurezza dei percorsi pedonali e ciclabili esistenti, soprattutto per quanto riguarda gli incroci e le zone di conflitto, in cui una certa modalità di spostamento, interferisce su di un’altra. La nostra intenzione è quella di favorire una mobilità dolce, in grado di muoversi in sicurezza, per questo investiremo tutto quello che potremo in questa direzione. 

Dal punto di vista urbanistico intendiamo aumentare le dotazioni territoriali legate alla mobilità dolce, con l’obbligo di prevedere, negli edifici civili e industriali, idonei spazi e locali per il ricovero delle biciclette o altri mezzi ad impatto zero di piccole dimensioni, riducendo così al minimo indispensabile le dotazioni di posti auto. 

  1. Percorsi casa-scuola e inquinamento scolastico

È necessario incentivare l’uso del trasporto scolastico comunale, e promuovere la realizzazione di percorsi protetti casa-scuola. 

  1. Risparmio energetico

È necessario insistere sul miglioramento energetico degli edifici, pubblici e privati, residenziali e produttivi. 

  • Collaboreremo in modo preventivo con le associazioni di categoria proponendo una progettazione in grado di rispondere alle esigenze del nostro territorio, con l’obiettivo primario di ridurre il livello di consumi e d’inquinamento degli attuali e futuri edifici, pubblici e privati.
  • L’Amministrazione Comunale deve contribuire a organizzare una grande comunità energetica comunale che permetterebbe di ridurre i costi energetici di tutte le famiglie maranellesi, utilizzando le norme di legge che sono state approvate recentemente.
  1. Uso del suolo

La priorità per il nostro territorio deve essere quella di garantire il recupero, prevalentemente a uso agricolo o ad aree verdi, delle zone degradate o abbandonate che costellano il nostro territorio, in particolare delle aree produttive dismesse che devono essere oggetto di interventi di bonifica e laddove possibile la rinaturalizzazione.

Attraverso il recupero e la corretta progettazione si può, stimolare la crescita produttiva del territorio, ma anche garantire il miglioramento ecologico del contesto urbano e periurbano.

  • Vogliamo regolamentare la realizzazione delle grandi espansioni residenziali, attraverso l’utilizzo di aree dismesse e abbandonate, osteggiando così anche la poco lungimirante speculazione immobiliare. Riteniamo sia essenziale ragionare in modo organico sulle reali esigenze abitative e sulle prospettive produttive del territorio, mantenendo comunque l’obiettivo di un vero consumo suolo a saldo zero tra aree recuperate e nuovi insediamenti, con lo scopo di andare oltre gli obiettivi della legge regionale nr. 24 del 2017 (nel PUG prevede a parole un saldo zero ma lascia un 3% di territorio a disposizione delle amministrazioni locali). Questo tipo di valutazione, come ribadito in precedenza, sarà frutto di un tavolo di confronto con tutte le associazioni di categoria che vorranno e potranno dare il loro contributo e la loro esperienza in materia.
  • Vigileremo inoltre sugli interventi di bonifica dei tetti in cemento-amianto ancora presenti sul nostro territorio, soprattutto con riferimento alle grandi superfici artigianali ed industriali prossime alle zone residenziali.
  • Prendersi cura dell’ambiente significa contemporaneamente migliorare la messa in sicurezza delle persone e degli insediamenti da fenomeni franosi e alluvionali. Per questa ragione vogliamo coinvolgere e insistere presso tutti i soggetti interessati (Regione, Consorzio di Burana e privati cittadini) affinché la manutenzione di torrenti e fossi venga svolta con maggiore regolarità ed accuratezza.
  • A causa di molteplici fenomeni che sono stati segnalati, vogliamo esaminare e tenere sotto controllo lo stato di scivolamento, di entrambi i versanti delle colline di Torre Maina rivolte sul Tiepido, individuando soluzioni che possano contribuire a rendere più stabili gli immobili costruiti su tali terreni attraverso gli strumenti che la legge mette a disposizione.
  1. Agricoltura

Un’ulteriore proposta che intendiamo sviluppare, e che è diventata drammaticamente urgente, è un piano di realizzazione di invasi d’acqua che possano essere utilizzati a scopo irriguo, sia dagli agricoltori sia dai cittadini, tramite risorse stanziate dalla Regione e da altri Enti Pubblici (Il ministero dell’agricoltura, Il consorzio di Burana, l’autorità di bacino del Po’, ecc.). Gli agricoltori di Maranello hanno espresso chiaramente la necessità di attingere a riserve di acqua durante i periodi estivi, caratterizzati oramai da siccità prolungata, che hanno visto una diminuzione nella produzione di foraggi anche oltre al 50% della produzione normale. Garantire un sistema efficace di captazione durante i fenomeni piovosi, sempre più radi ma intensi e violenti, può avere un impatto significativo sulla prevenzione delle ondate di piena.

  • Relativamente alle attività agricole pensiamo inoltre che l’Amministrazione Comunale, debba creare e promuovere, congiuntamente alle associazioni di categoria, momenti di promozione e sviluppo, tra le aziende agricole, dell’Agricoltura Biologica. Tale scelta rappresenta un salto di qualità per la produzione delle aziende agricole, le quali potranno immettere sul mercato le proprie produzioni a prezzi più remunerativi per il loro lavoro ed i loro investimenti, oltre a ricevere contributi provenienti dall’Unione Europea, tramite i piani di sviluppo rurale regionale. Rappresenta inoltre un miglioramento per l’ambiente e per la salute delle persone, perché l’agricoltura biologica permette di immettere sul mercato produzioni agroalimentari senza la presenza, in quanto ne vieta l’utilizzo, di anticrittogamici, fungicidi, diserbanti e pesticidi, prodotti che contribuiscono ad aumentare i casi di gravissime malattie. È una scelta che favorisce tutti, produttori, consumatori e cittadini e per questo Maranello in Comune ritiene che l’Amministrazione Pubblica debba agevolarne lo sviluppo e la conoscenza.
  • L’associazionismo agricolo e l’Amministrazione Comunale potranno individuare e promuovere colture più sostenibili ed allevamenti zootecnici, che abbiano un minor impatto sulle emissioni di CO2 ed un minor consumo di acqua irrigua, dato il repentino cambiamento climatico a cui stiamo assistendo.
  1.  Tutela degli animali

In Italia gli animali da compagnia sono molto amati, si stima infatti che nel nostro paese essi siano circa 60 milioni. Maranello in questo non si distacca dall’andamento nazionale, nelle nostre case infatti, cani, gatti, pesci, volatili sono diventati una presenza costante che arricchisce e migliora la nostra quotidianità. L’intento del progetto che vogliamo inserire nel nostro programma, prevede la creazione di un Nucleo Operativo specifico della polizia Municipale, che si occupi in modo mirato della tutela e del benessere degli animali, seguendo l’esempio lungimirante del Comune di Sassuolo nel quale il suddetto servizio opera con successo da diverso tempo. Il nucleo in questione servirà per le segnalazioni specifiche relative a disagi, maltrattamenti, difficoltà in genere che in questo modo troveranno risposta più rapida ed interventi più efficaci. 

La tutela del benessere degli animali che ci circondano e quindi non soltanto di quelli da compagnia è indice di civiltà e la scelta delle nostre liste vuole porre l’attenzione su questo aspetto imprescindibile. Collegato a questa necessità ricordiamo anche che da più parti ormai viene segnalato come le violenze sugli animali siano spesso strettamente collegate alle violenze sugli umani, di conseguenza una costante lente di ingrandimento che permetta di risolvere in modo veloce gravi situazioni di disagio animale, può essere di aiuto nel fare emergere problematiche ancora più gravi e spesso sommerse.

Inoltre supporteremo progetti educativi di Pet therapy (terapia che prevede l’uso di animali da compagnia per la cura come cani e cavalli) rivolte ad anziani e persone con disabilità.

Vogliamo infine studiare la possibilità di creare sottopassi e sovrappassi faunistici sulle strade a scorrimento veloce del nostro comune (Estense, Pedemontana), al fine di aumentare la sicurezza degli automobilisti e di diminuire il numero di animali, selvatici e domestici, uccisi ogni anno sulle nostre strade.

  1.  Rifiuti

La gestione dei rifiuti urbani necessita a nostro avviso di una attenta valutazione, in quanto pur condividendo la scelta della raccolta porta a porta, grazie alla quale vi è stato un forte aumento della percentuale di raccolta differenziata, pensiamo che i gestori debbano tener maggiormente conto delle criticità che tale sistema ha creato, in modo particolare per le persone anziane e per i condomini, cercando le soluzioni più praticabili per conseguire un sistema di raccolta differenziata che raggiunga gli obiettivi prefissati in sede europea. Una delle azioni che intendiamo promuovere il prima possibile, compatibilmente con i vincoli, è l’attuazione della tariffazione puntuale del servizio, che consenta, indipendentemente dal sistema di raccolta prescelto, di ottenere ottimi risultati per la riduzione dei rifiuti indifferenziati e permetta di riconoscere vantaggi economici a coloro che praticano la corretta raccolta differenziata.

A questo proposito vogliamo poi supportare le attività commerciali che si impegnino nel ridurre la produzione di rifiuti, prevedendo agevolazioni tariffarie per i negozi che destinino le eccedenze alimentari a fini sociali, per le farmacie che devolvano gratuitamente i medicinali in esubero prima che scadano, per i ristoranti che riducano gli scarti di cibo con l’uso delle food box (contenitori per cibo), e per i pubblici esercizi che propongano il servizio del vuoto a rendere.

  • Per ridurre poi drasticamente la produzione di rifiuti degli asili nido intendiamo dotarli di pannolini lavabili, con lavatrici ed asciugatrici, minimizzando l’utilizzo dei pannolini usa e getta.
  • Riteniamo indispensabile, allo stesso tempo, rivedere i parametri per le agevolazioni sociali sulla tariffa rifiuti, che devono essere di maggiore supporto soprattutto alle famiglie numerose.
  • Crediamo che la gestione dei rifiuti speciali, per quanto al di fuori delle competenze dell’Amministrazione Comunale, sia un settore di interesse economico fondamentale per il nostro tessuto economico e produttivo, oltre che essere un mondo sempre più soggetto all’attenzione delle ecomafie, pronte a sopperire alle carenze del sistema economico legale attraverso smaltimenti e stoccaggi illegali. Intendiamo pertanto operare contro le ecomafie, sia attraverso l’azione di controllo e presidio del territorio, sia collaborando con gli enti competenti e con gli imprenditori, con l’obiettivo di agevolare la chiusura del ciclo dei rifiuti speciali all’interno dei bacini territoriali, grazie allo sviluppo di un sistema impiantistico del riciclaggio e del recupero, sostenuto da un tessuto economico che sappia essere garanzia tanto di solidità economica che di tutela dell’ambiente.

ART. 36 della Costituzione Italiana

Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.

ART. 41 della Costituzione Italiana

L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
  1. Sinergie tra Pubblico e Privato

Il nostro programma amministrativo dedicato al lavoro ha come riferimento i citati articoli 36 e 41 della nostra Costituzione. Nel nostro paese la Ferrari Spa ha inaugurato un ciclo di investimenti piuttosto ricco ed intenso, determinando un autentico mutamento morfologico del nostro territorio. Siamo contenti: ci saranno più occupati, verranno corrisposti al Comune generosi oneri di urbanizzazione, il territorio risulterà sempre più attrattivo sotto il profilo turistico, tecnologico e industriale. Riteniamo però che sia assolutamente necessario operare ulteriori riflessioni e approfondimenti e chi ha l’obbligo di tutelare la comunità è il settore pubblico, l’Amministrazione Comunale in questo caso. 

Nei casi di forte incremento di lavoratori sul territorio, l’Amministrazione Comunale, oltre ad avere l’obbligo di porsi il problema di garantire i servizi sociali necessari a una vita dignitosa (scuole, asili nido, trasporti, ecc.), deve anche farsi carico, in accordo con il datore di lavoro, di assicurare ai futuri lavoratori, una casa decorosa e a prezzi sostenibili. Riteniamo che le problematiche sopra descritte non debbano essere un problema esclusivamente di interesse pubblico, ma anche privato, considerato che, con il proprio agire, le ha determinate.

Quindi la qualità del lavoro ed i diritti dei lavoratori, calpestati in questi anni di precariato diffuso, cooperative spurie e Jobs Act, e qualità della vita dei lavoratori anche fuori dalla fabbrica, verranno considerati rilevanti alla pari dei dati occupazionali, e questo proprio perché siamo pienamente consci di vivere in un territorio che ha la disponibilità di risorse ed opportunità rilevanti.

  1. Consulta delle Imprese, dell’Artigianato, del Commercio e delle attività turistiche e Ricettive

L’amministrazione comunale per mezzo della Consulta si pone l’obiettivo di istituire un organismo che abbia un ruolo preventivo e consultivo in merito alle problematiche che le aziende del territorio devono affrontare e come centro di partecipazione attiva e progettazione di sviluppo del territorio di Maranello.

La Consulta delle Imprese, dell’Artigianato, del Commercio e delle attività turistiche e Ricettive si pone questi obiettivi:

  • Organismo a sede permanente, su base volontaria, di confronto, discussione e proposta su temi legati all’impresa, al lavoro, ai giovani, alla solidarietà e all’ambiente;
  • burocrazia più sana che faciliti l’ingresso e lo svolgimento dell’attività imprenditoriale a livello locale in stretta collaborazione con il SUAP distrettuale (Sportello Unico delle Attività Produttive);
  • strumento di conoscenza tra ente pubblico e mondo produttivo;
  • spazio per start up (azienda, di solito di piccole dimensioni, che si lancia sul mercato sull’onda di un’idea innovativa) per coloro che desiderano iniziare un’attività imprenditoriale, prevedendo anche spazi di coworking (condivisione di valori e di un ambiente di lavoro mantenendo un’attività indipendente);
  • innovazione e crescita delle imprese locali;
  • iniziative relative ai prodotti tipici locali;
  • raccordo tra le istituzioni locali e le varie associazioni di categoria, le associazioni di volontariato e le scuole.
  1. Un deciso NO agli appalti al massimo ribasso

Lo strumento degli appalti al massimo ribasso, ha rappresentato negli ultimi decenni una succulenta opportunità per mafie e malaffare, le quali si sono infiltrate nel nostro tessuto produttivo con lo scopo di riciclare denaro e consolidare il proprio potere nella società. Le nostre forze politiche intendono porre fine alla logica degli appalti al massimo ribasso, anche per evitare speculazioni disoneste ed esecuzioni di opere al risparmio, che sovente comportano cicli interminabili di manutenzione, o addirittura rifacimenti ex novo

Intendiamo operare secondo le migliori prassi amministrative, evitando che la burocrazia diventi uno strumento sterile e ponendo più attenzione alla concorrenza leale ed alla trasparenza, convinti del fatto che le imprese del territorio, quando sono solide ed affidabili, possano affermarsi compiutamente solo in un quadro coerente di qualità del lavoro e di responsabilità sociale.

  1. Salario minimo comunale 

Introdurremo, previa necessaria valutazione di conformità con il Codice degli Appalti, la precondizione obbligatoria per tutti gli appalti e le convenzioni stipulate con l’Amministrazione comunale, che tutti i lavoratori che saranno impiegati dalle aziende che si aggiudicano un appalto o stipulano una convenzione con il Comune di Maranello debbano avere un salario minimo di almeno 9 euro l’ora.

Nella gestione degli appalti, saranno favorite le aziende virtuose che lavorano nel rispetto delle responsabilità sociali, della sicurezza e che siano dotate delle caratteristiche produttive ed organizzative che garantiscono tali principi.

  1. Lotta al racket e all’usura e sostegno a piccole aziende, artigiani e commercianti

Il tessuto economico odierno è sempre più esposto ai rischi della concorrenza sleale fatta da società di comodo che sfruttano il lavoro nero e finanziamenti ancora più oscuri. Le piccole aziende, gli artigiani e i commercianti sono sempre più in difficoltà nel combattere ad armi impari, trovandosi spesso poco supportate da un sistema bancario e finanziario che non sempre è interessato al sostegno delle piccole e medie imprese.

Obiettivo di Maranello in Comune è quello di tutelare maggiormente la piccola imprenditoria, i commercianti e gli artigiani locali, che non dispongono spesso di strumenti sufficienti per difendersi dagli attacchi del racket o che rischiano di cadere in mano agli usurai. Vogliamo sostenere chi denuncia le attività estorsive tramite l’istituzione di uno sportello di assistenza che, grazie al coordinamento del Corpo unico di Polizia Municipale, possa accompagnare i denuncianti nel dialogo con le autorità preposte, garantendo loro discrezionalità e protezione ed agevolandole per quanto possibile nella loro azione di opposizione al malaffare.

  1. Sviluppo di iniziative per promuovere prodotti a Km Zero

Intendiamo appoggiare attivamente tutte quelle imprese, insediate nel nostro territorio, che si impegnano a commerciare e vendere i propri prodotti all’interno della zona stessa di produzione. Tale impegno non sarà soltanto simbolico, infatti intendiamo aprire una convenzione con i ristoratori affinché premino una filiera produttiva corta a vantaggio delle aziende agricole ed alimentari locali.  Gli incentivi, anche in questo caso per ridurre l’inquinamento e favorire il piccolo commercio locale, verranno decisi aprendo un dialogo con tutti gli attori che decideranno di essere coinvolti in tale iniziativa.

  1. Turismo

Il flusso turistico delle persone che visitano il Museo Ferrari è sicuramente una grande risorsa economica per Maranello. Come Maranello in Comune intendiamo favorire questo afflusso attraverso la costruzione di un collegamento ferroviario tra Reggio Emilia-Sassuolo-Maranello-Modena-Bologna, attraverso un’efficiente rete su ferro. D’altra parte però, gran parte di questo turismo non si ferma sul territorio abbastanza a lungo per far sentire i propri effetti positivi sull’economia maranellese: i turisti spesso arrivano e ripartono nel giro di poche ore.

Per quanto riguarda l’ecoturismo valuteremo la possibilità di realizzare un percorso ciclopedonale, a ridosso delle colline, lontano quindi dalle zone maggiormente trafficate e inquinate, che colleghi Maranello a Sassuolo, collegandolo con i percorsi europei dell’Eurovelo 7.

Maranello in Comune ritiene necessario sviluppare un lavoro di educazione alla cultura del settore turistico, in collaborazione con tutti gli attori commerciali della nostra città, al fine di strutturare una nuova e più avanzata rete di accoglienza e gestione della moltitudine di visitatori annuali. In questo modo si aprirà in modo concreto una nuova possibilità di crescita economica locale a vantaggio della nostra comunità.

Un’idea collegata a quanto sopra potrebbe essere quella di creare collaborazioni con alcuni comuni della riviera romagnola prevedendo la possibilità di organizzare gruppi di turisti, che partendo dalla riviera romagnola, tramite il collegamento ferroviario Bologna-Vignola, possano approdare nel cuore della nostra città, per vedere e vivere l’equilibrio tra tessuto industriale e territorio agricolo e la coesistenza tra il rosso acceso della velocità, l’oro giallo del Parmigiano Reggiano e l’oro nero dell’aceto balsamico.

Il settore sociale va inteso come un complesso multidisciplinare la cui natura lega tutte le attività, extra lavorative e scolastiche, in cui creare un senso di condivisione, aiuto e confronto attivo con l’altro. In questa direzione, essere parte di una comunità attraverso una rete di servizi, o di sostegno a servizi e attività di volontariato, diviene un percorso di crescita solidale e personale che collima con le esigenze di ogni singolo cittadino, determinando un efficace contrasto alla solitudine, alla segregazione degli individui più deboli per età, classe sociale o condizione fisica.

In campo sanitario, tradizionalmente si interviene sul disagio sociale quando esso è divenuto patologico. Riteniamo si possa lavorare nella direzione di strutturare specifici servizi tesi alla prevenzione, impegnandoci con tutte le nostre forze per superare, il diffuso modo di pensare assistenzialistico – mi occupo di te perché sei malato -, per passare a una visione socio-educativa dove la Persona è considerata in quanto tale e non esclusivamente come paziente o utente.

Lo sviluppo coordinato di politiche sociali, culturali e sanitarie, attraverso una forte collaborazione con il mondo del volontariato, può risultare un modo ancor più utile ed efficace per creare un contesto favorevole ai fini di aiutare e sostenere ogni cittadino, dal più giovane al più anziano, allontanando lo spettro della solitudine e della reclusione sociale. In questa direzione è nostra intenzione strutturare servizi specifici, come già avviene in altre realtà territoriali simili alla nostra.

  1. IPAB Casa di Riposo Carlo Stradi e gestione

Negli anni, le scelte di costante riduzione del personale interno seguite dalla variazione delle normative regionali con l’introduzione dell’accreditamento, hanno portato a una gestione dell’IPAB Stradi, completamente esternalizzata. Riteniamo che il servizio offerto ai nostri anziani e che le condizioni di lavoro di tutti coloro che sono occupati a diverso titolo nella struttura debbano essere assolutamente migliorati.

Per questa ragione, dopo una serie notevole di colloqui con familiari degli ospiti, con dipendenti della struttura, tecnici di altre strutture similari del territorio ed uno studio approfondito delle norme di legge in vigore, pensiamo che la soluzione, passi obbligatoriamente tramite l’internalizzazione del servizio, costituendo una ASP (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona), escludendo almeno la parte sanitaria dalla gestione esterna e ridando l’incarico a personale pubblico, opportunamente retribuito che dipenda direttamente da una gestione pubblica che risponda senza intermediari agli ospiti ed ai loro familiari.

Pensiamo sia opportuno inoltre creare dei gruppi di controllo indipendenti, che verifichino l’applicazione dei parametri (numero operatori, qualità dei pasti, presenza di personale medico, fisioterapisti, infermieristico) previsti dalle leggi regionali e contemporaneamente verificare con la stessa Regione se tali parametri sono corretti e se possono essere migliorati.

  1. Emergenza abitativa

La crescita economica di Maranello negli ultimi anni ha attirato tanti lavoratori nella nostra città. Come forze politiche noi salutiamo con favore – naturalmente – lo sviluppo economico della città, ma crediamo che una politica seria debba intervenire in modo attivo e non da semplice spettatrice. Maranello vive oggi una grande emergenza abitativa, che sta portando tante famiglie, soprattutto giovani coppie e immigrati da altre regioni italiane o dall’estero, a essere di fatto espulsi dal mercato immobiliare cittadino.

  • Nell’immediato riteniamo che una soluzione sia quella di attivare un piano di manutenzione straordinaria che in breve tempo possa rendere disponibili tutti gli alloggi popolari oggi sfitti perché necessitano di ristrutturazioni. Inoltre, sempre nel breve periodo, occorre attivare una collaborazione con i comuni limitrofi allo scopo di poter dare risposte immediate.
  • Sul medio periodo crediamo che vada lanciato un piano di costruzione di edilizia pubblica, che andrebbe a vantaggio sia dei beneficiari diretti, ma anche di tutti gli affittuari che vedrebbero calare il prezzo medio degli affitti.
  • Allo scopo di favorire l’accesso alla casa a giovani coppie, giovani famiglie e nuclei in maggiore difficoltà economica intendiamo, nel lungo periodo, aumentare l’offerta di edilizia economica agevolata, alzando dall’attuale 20% al 50% la quota di interventi di edilizia abitativa sociale che i nuovi insediamenti devono assicurare.
  • Lavoreremo per dare la possibilità di recuperare  tutte le abitazioni abbandonate da parte dei proprietari, con il solo vincolo del rispetto della cubatura preesistente, su tutto il territorio comunale, raggiungendo così il duplice obiettivo del saldo zero di consumo del territorio e la costruzione di nuove abitazioni.
  • Vogliamo poi costituire un fondo speciale, finanziato con i proventi derivanti dai riscatti dei vincoli relativi alle aree PEEP (Programmi di Edilizia Economica Popolare), da utilizzare ai fini di edilizia sociale convenzionata.
  • Per combattere il caro affitti proponiamo la realizzazione di nuove abitazioni tramite la costituzione di cooperative edilizie a proprietà indivisa. Proponiamo pertanto di privilegiare i programmi di costruzione di nuove abitazioni realizzati da tali cooperative, le quali dovrebbero gestire l’edificazione degli immobili da destinare all’edilizia agevolata. 
    • Soci di dette cooperative oltre ai soci assegnatari degli alloggi saranno anche i soci sovventori. I soci assegnatari dovranno essere persone fisiche con un reddito non eccedente quanto stabilito dalla Regione Emilia Romagna (ultima determina del 29.12.2022 n. 25432). I soci sovventori invece sono i soci che finanzieranno la realizzazione degli alloggi e che per tale investimento di finanza responsabile percepiranno un giusto compenso, come per esempio, quello dei Buoni Fruttiferi Postali con una maggiorazione. Detti investimenti saranno garantiti o da Enti Pubblici o da Istituzioni Finanziarie Private, in modo che i soci sovventori non correranno mai il rischio di perdere i loro investimenti, anche perché in ogni caso sono garantiti dall’immobile.
    • Le risorse finanziarie per realizzare gli alloggi saranno forniti oltre che dalle leggi già attualmente in vigore (esempio legge 457/78, legge 179/92 legge regionale 21/01, programma 3000 case per l’affitto, ecc.) dai sopra citati soci sovventori e da appositi capitoli di spesa individuati nel bilancio regionale e comunale.
    • Il canone che pagheranno i soci assegnatari sarà esclusivamente determinato dai costi di costruzione, da quelli di manutenzione degli stessi immobili e dagli interessi riconosciuti ai soci sovventori, eliminando così ogni possibilità di speculazione. 
    • Sarà il consiglio di amministrazione di ogni cooperativa, eletto dagli stessi soci, che determinerà ogni quattro anni il canone che ogni socio dovrà corrispondere.
    • Con questo progetto avremo abitazioni a disposizione con affitti non speculativi, e daremo la possibilità alla gente di Maranello di fare investimenti sul territorio dove vivono.    
  • Dobbiamo fuggire dall’errata e pericolosa narrazione che ritiene che la nostra città sia priva di qualsiasi difficoltà. Per esempio il numero dei senzatetto nell’intero distretto ceramico è purtroppo in crescita e per questa ragione intendiamo promuovere la costruzione di un dormitorio pubblico finanziato dai comuni del distretto e che dovrebbe essere collocato secondo noi a Sassuolo.
  1. Centro Medico Territoriale 

Abbiamo pensato a un centro che offra uno spazio ambulatoriale idoneo, in termini di superficie e attrezzature, a quei medici di famiglia che volessero tra di loro collaborare nel realizzare forme di lavoro associativo. Verrebbe realizzato nel rispetto dei principi, delle tipologie e delle modalità indicate nell’accordo collettivo nazionale dei medici di medicina generale

Questo tipo di servizio è già operativo in provincia con risultati indubbiamente positivi. A tale scopo è nostra intenzione valutare e studiare la possibilità di strutturare questo servizio all’interno o nelle vicinanze dell’ampio spazio che è dedicato al nuovo centro sportivo perché riteniamo che la localizzazione del Parco dello sport sia ottimale. Inoltre l’utenza del Parco dello Sport necessita di un presidio medico sanitario assiduo, pertanto riteniamo utile lavorare sulla possibilità di strutturare un centro medico capace di raccogliere in sé esigenze diverse. Per realizzare tutto ciò sarà necessario aprire un dialogo con tutti i medici di base in materia di orari, attrezzature e allestimento degli spazi.

  1. Sportello di Sostegno Psicologico

Questo sportello, servizio già presente nella nostra provincia e che sarà libero e gratuito, ha lo scopo di accogliere le persone che, spesso a causa della perdita del lavoro, iniziano a vivere in uno stato di disagio sociale. Le implicazioni sanitarie, per coloro che vivono in tali condizioni, sono diverse ed hanno una ricaduta importante sul sistema sanitario nazionale e sul lavoro articolato che svolge lo sportello dei servizi sociali dell’Amministrazione Comunale. Una persona che perde improvvisamente il lavoro subisce un trauma che può sfociare nella ludopatia, nell’abuso di sostanze stupefacenti o in altri comportamenti nichilisti volti a colmare il vuoto interiore. Partendo da questo assunto, lo sportello di sostegno psicologico ha un obiettivo chiaro: intercettare le persone in difficoltà prima che il disagio divenga una patologia. La gratuità del servizio fornito ha l’obiettivo di attirare le persone che vivono tale difficoltà.

Si tratta di un’opportunità che si concede a una persona in difficoltà economica, al fine di accogliere il suo temporaneo ed iniziale disagio con l’obiettivo di prevenire e possibilmente scongiurare il pericolo di patologie depressive ed abbia anche la funzione di indirizzo verso servizi pubblici che si occupano del ricollocamento lavorativo e della formazione. Verrà identificato un luogo che sia idoneo a garantire il rispetto della privacy delle persone.

  1. Potenziare il Centro Ascolto Donne in difficoltà

La condizione delle donne, oggi, genera preoccupazione ed angoscia in tutti coloro che ambiscono a una società giusta e all’uguaglianza di genere. Femminicidi, violenze fuori e dentro le mura domestiche, abusi sui luoghi di lavoro, studio e svago, revengeporn (termine che indica la diffusione di contenuti multimediali sessualmente espliciti senza il consenso della persona ritratta), discriminazioni e intimidazioni sono ormai fenomeni tristemente noti, ma non ancora sufficientemente prevenuti ed ascoltati. Come Maranello in Comune intendiamo intervenire su due direttrici. 

  • Prevenzione per mezzo della formazione e informazione: avvalendosi dell’aiuto di esperti e professionisti, e rivolgendosi alle donne di tutte le fasce d’età, fin dalle giovanissime, è possibile spiegare come non restare intrappolate nella rete di rapporti malsani e potenzialmente pericolosi e come riconoscere i segnali di qualcosa da cui è opportuno allontanarsi immediatamente.  
  • Ascolto e indirizzo: alle donne che purtroppo già vivono il dramma di relazioni sbagliate, si può offrire aiuto, supporto, e indicazioni su come si possa uscirne e sugli strumenti di cui avvalersi potenziando il Centro Ascolto, dando anche una corretta visibilità del servizio sul territorio comunale.
  1. Sportello di mediazione dei conflitti

Quando viviamo un conflitto l’emotività prende il sopravvento e diventa difficile dunque avere una visione oggettiva della situazione. La mediazione agevola il confronto con l’altra persona e spesso ridimensiona dentro di noi la portata del problema. Il dialogo vero e mediato da un professionista, ci permette di raggiungere una visione migliore della situazione e anche una possibile via di uscita e risoluzione del problema. 

Vogliamo creare uno sportello gratuito a disposizione di tutti coloro che stanno vivendo un piccolo conflitto di vicinato, o tra gruppi che condividono lo stesso territorio, tra parenti, tra giovani e adulti o tra genitori e insegnanti, nel quale attraverso una figura professionale e competente chiamata mediatore, sia possibile raggiungere un accordo amichevole e duraturo. I mediatori saranno a disposizione per ascoltare le parti singolarmente e in caso di disponibilità, inizieranno un percorso di mediazione. 

Si tratta di mediazione sociale e mediazione scolastica dove si svolgono colloqui di consulenza di una delle parti se l’altra non si dichiara disponibile alla mediazione, colloqui di orientamento o accompagnamento verso altri servizi. Quando si viene accolti ed ascoltati qualcosa cambia, ci si sente meglio, si diventa maggiormente disponibili ad andare incontro all’altro con il conseguente miglioramento del benessere generale.

  1. Sportello dei servizi sociali

Questo servizio impiega oggi personale esperto, tuttavia riteniamo necessario lavorare in tre direzioni che riteniamo indispensabili.

  • Gli operatori del servizio sociale sono persone che continuamente vivono lo stato di disagio di altre persone. Questo determina, nel tempo, un rischio sanitario per gli operatori. A tale scopo riteniamo indispensabile valutare la possibilità di aiutare gli operatori stessi al fine di poter svolgere sempre al meglio il proprio lavoro. Per fare questo valuteremo, anche a livello di Unione dei Comuni, e in collaborazione con l’ASL, come strutturare forme di sostegno idonee per fornire un supporto appropriato ai lavoratori dei servizi sociali.
  • Le persone che si rivolgono ai servizi sociali, hanno bisogno di spazio e tempo adeguati, per tale motivo valuteremo, se sarà utile e opportuno, migliorare il lavoro del front-office al fine di accogliere le richieste dei cittadini in reale stato di difficoltà.
  • In questa direzione infine, verificheremo la possibilità di potenziare, quando e dove possibile, personale di supporto al servizio.
  1. Centro di pronto intervento territoriale

Per il pronto intervento sanitario, sul nostro territorio, esistono attualmente due associazioni che, a nostro avviso, hanno la necessità di coesistere in spazi attigui e adatti alle loro necessità, al fine di consentire loro di svolgere servizi qualitativamente sempre più adeguati. 

Oggi, queste Associazioni lavorano in modo egregio, tuttavia sono territorialmente e logisticamente sacrificate, dunque è nostra intenzione aprire un dialogo improntato alla ricerca di uno o più luoghi idonei al raggiungimento degli obiettivi sopra citati.

  1. Centro associativo territoriale

Esso sarà gestito e coordinato con la collaborazione inclusiva delle associazioni di volontariato, la peculiarità di questo progetto è legata alla possibilità di strutturare una serie di micro-attività quotidiane, come ad esempio gruppi di lettura o di cucito, di giochi o semplicemente attività fisica, motoria e ricreativa.

Un servizio polivalente su base volontaria, rivolto soprattutto alle persone anziane, ma non solo, al fine di ridurre il rischio di esclusione sociale che spesso conduce alla solitudine, al senso di abbandono e alla possibilità di cadere in fasi depressive del vivere quotidiano.

  1. Asili nido, giovani coppie

È fondamentale investire risorse per giovani coppie e per le famiglie. Riteniamo quindi necessario aumentare ulteriormente il livello di accessibilità ai servizi fondamentali che consentano, a nuovi nuclei famigliari, di arrivare o scegliere di fermarsi a Maranello, ovvero casa e servizi per la prima infanzia.

Pur ritenendo l’attuale regolamento per l’accesso agli asili nido ben fatto e attento alle diverse situazioni familiari, pensiamo che debbano essere destinate ulteriori risorse a tale servizio, per garantire maggiore tranquillità alle giovani coppie che si trovano in difficoltà economica e che crescono figli nonostante condizioni lavorative spesso precarie e poco remunerative. Proponiamo pertanto di agevolare l’accesso a questo servizio rendendone il costo più ridotto e sopportabile dal bilancio familiare, riducendo ulteriormente le aliquote con cui vengono calcolate le rette, basate sul livello di ISEE, soprattutto per chi ha più figli.

  1. Scuola e formazione

Maranello in Comune si impegna ad attivare una costante collaborazione con le scuole, di ogni ordine e grado, ritenendo l’educazione prioritaria. Saranno proposti e valutati progetti volti a favorire formazione e informazione sulle più importanti tematiche sociali e culturali, come per esempio, progetti educativi integrati per la prevenzione contro il bullismo, il cyberbullismo, la violenza, le dipendenze, la salute, lo sport e il rispetto di genere in collaborazione con le associazioni presenti sul nostro territorio.

Riteniamo che il Comune debba aiutare la scuola, rispettandone l’autonomia, ad esempio facendo da filtro nelle valutazioni dei progetti proposti all’istituto scolastico (vedi esperienza MEMO di Modena).

Infine riteniamo sia fondamentale la concessione in uso, con canoni simbolici, di spazi comunali ad associazioni o gruppi di cittadini, che desiderino mettere le loro competenze e idee al servizio della comunità.

  1. Preadolescenti, adolescenti e giovani; centri aggregativi
  • Il Centro Giovani vanta oggi una gestione in appalto esterno. La struttura e il servizio a essa associato richiedono una riflessione importante per comprendere come migliorare la qualità del servizio, sia in termini di tempo di utilizzo sia in termini qualitativi. In particolare, riteniamo che questa risorsa territoriale possa rappresentare un punto di riferimento per i ragazzi/e delle scuole secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori), i quali necessitano di spazi fisici e culturali dove poter trascorrere i loro pomeriggi. 
  • Siamo convinti che, oltre a offrire un’opportunità di aggregazione tutelata per i figli dei lavoratori, questi centri possano trasformarsi virtuosamente in fucine di progetti educativi, sui temi che più interessano i giovani e ne condizionano le vite (internet, social, affettività e relazioni, educazione sessuale e alla parità di genere, abuso di alcol e droghe, educazione stradale, ecc.). L’Amministrazione Comunale uscente ha attivato alcuni progetti-pilota per le secondarie di primo grado, ma riteniamo che vi siano ampie possibilità di miglioramento.
  • Crediamo inoltre che si debbano incentivare le associazioni all’uso attivo del Centro Giovani, ad esempio tramite la concessione gratuita di spazi. Inoltre, il nuovo Parco dello Sport, potrebbe favorire una rete bidirezionale di lavoro con il Centro Giovani con progetti educativi strutturati.
  • Officina Compiti – Doposcuola Specialistico: È particolarmente difficile definire in modo preciso quali siano le cause che hanno determinato la condizione sociale attuale delle nostre ragazze e ragazzi ma si può affermare, senza ombra di dubbio, che la pandemia ha peggiorato la socializzazione e le relazioni, ma anche fatto emergere situazioni di fragilità latenti. È estremamente urgente evitare il più possibile il ritiro sociale e favorire gli incontri tra gli adolescenti, fornendo loro gli strumenti e le strategie per affrontare ogni difficoltà scolastica.
  • Il cosiddetto fenomeno degli Hikikomori (ritiro sociale) era purtroppo già molto presente anche prima della pandemia, ma i primi, seppur incompleti dati raccolti, dimostrano che la situazione è notevolmente peggiorata. Se da un lato il fatto di vivere rinchiusi in casa ha migliorato apparentemente la condizione emotiva di molti ragazzi e dato la falsa illusione di un ritrovato equilibrio a molti genitori, dall’altro ha fornito l’alibi a chi era già in una situazione di confine di disagio sociale. l fenomeno è pericoloso anche perché le condizioni di ritiro sociale non sono visibili e potrebbero sfuggire a un’analisi superficiale della situazione odierna.
  • L’obiettivo primario dell’Officina Compiti – Doposcuola Specialistico, è quello di creare un luogo di incontro e aggregazione rivolto agli studenti che frequentano la scuola secondaria di primo grado dove poter iniziare un dialogo con adulti di riferimento capaci e di sperimentare situazioni di gruppo sane e accessibili economicamente, ma allo stesso tempo fornire un servizio di potenziamento scolastico individuale o a piccolissimi gruppi, altamente specializzato. È indirizzato in modo particolare a questa fascia d’età perché è una di quelle più a rischio solitudine e isolamento con il conseguente rifugio in attività virtuali e perché vi è la necessità di colmare un drammatico vuoto istituzionale. 
  • A livello distrettuale e in collaborazione con scuole, medici di base e Neuropsichiatrie, riteniamo sia urgente potenziare un servizio educativo-riabilitativo per adolescenti e giovani adulti che sono già in ritiro sociale.
  1. Autismo, disabilità e Dopo di Noi

Riteniamo necessario ripensare l’intervento e l’aiuto per famiglie con persone con autismo e ogni forma di disabilità, favorendone l’inserimento lavorativo in contesti capaci di comprendere le loro caratteristiche e i loro bisogni. La solitudine delle famiglie e gli enormi sacrifici che devono sostenere nella vita di tutti i giorni devono essere una priorità dell’Amministrazione Comunale.

Occorrerà potenziare la rete di supporto alle famiglie, in stretta collaborazione con i comuni del distretto e con scuole, medici di famiglia e Neuropsichiatrie di riferimento. Infine crediamo sia necessario un intervento più incisivo e strutturato, sempre a livello distrettuale, dell’attuazione della cosiddetta legge del Dopo di Noi, (legge 112/16 recepita dalla Regione Emilia-Romagna nel 2017) che si occupa di persone adulte non autonome con disabilità, che hanno perso i genitori. 

  1. Richiedenti asilo e integrazione

Il fenomeno dell’immigrazione è chiaramente un tema che va al di là dei limiti delle competenze comunali. Anche a livello locale però si nota, come effetto di un’insufficiente gestione del fenomeno negli ultimi vent’anni, la diffusione tra la cittadinanza di timori e percezione di insicurezza nei confronti dell’ampia e generica categoria degli immigrati

Come Maranello in Comune riteniamo essenziale rispondere a questi timori, nei limiti delle competenze comunali, evitando ovviamente di cadere nelle semplificazioni e nelle proposte discriminatorie tipiche di una certa destra, e riconoscendo che i malumori e le difficoltà di tanti cittadini non sono dettate da un razzismo congenito a cui non vogliamo credere, ma piuttosto da una sempre più diffusa precarietà delle condizioni di vita, peggiorate negli ultimi decenni da politiche di austerità, delocalizzazioni e attacchi ai diritti dei lavoratori.

Nel grande calderone dell’immigrazione (in cui vengono semplicisticamente inserite le categorie più diverse, dal richiedente asilo appena arrivato in fuga dai conflitti in Libia, ai ragazzi figli di immigrati regolari da decenni, che frequentano le scuole italiane e vivono, pensano e sognano in lingua italiana), un’Amministrazione Comunale può intervenire, ad esempio, richiedendo un piano efficace di intervento a livello nazionale, che permetta di reperire le risorse economiche, attualmente tutte a carico dei comuni, necessarie ad assistere, sostenere ed indirizzare i richiedenti asilo.  Inoltre, per fare in modo che questo periodo non sia tempo perso per loro e per il paese che, se la loro domanda di asilo sarà accettata, li accoglierà, riteniamo essenziale favorire un processo di integrazione già a partire da questa fase. 

A tal fine crediamo si debba agire su due piani. 

  • Da un lato fornire sostegno educativo, in primis con corsi di lingua, ma anche con corsi sulle leggi e sulle norme sociali italiane, o anche con consulenza in materia di conversioni dei titoli di studio e/o di avviamento professionale. 
  • Dall’altra parte crediamo sia importante favorire l’incontro tra richiedenti asilo e la loro futura comunità, promuovendo iniziative di aggregazione multiculturali e di partecipazione ad attività di volontariato, che permettano l’integrazione nella realtà territoriale. 

Per entrambe queste linee di azione riteniamo importante il coinvolgimento della Consulta degli stranieri, che potrà ovviamente svolgere un importante ruolo di mediazione.

  1. Sport e tempo libero

Lo sport, fondamentale per il benessere psicofisico delle persone, è anche un importante momento di aggregazione e di socializzazione per le persone di ogni età, cultura ed estrazione sociale. Per questo motivo, Maranello in Comune ritiene indispensabile sostenere lo sviluppo delle attività sportive, sia utilizzando le realtà già presenti nel nostro territorio, come la Maranello Sport, a cui fanno riferimento le principali Associazioni Sportive, sia sostenendo e potenziando nuovi progetti. Purtroppo, le statistiche affermano che solamente il 35% di coloro che si rivolgono alle strutture sportive del nostro comune, sono cittadini di Maranello. Consapevoli che questa disaffezione è dovuta esclusivamente al ritardo pluriennale nella realizzazione del Parco dello Sport, riteniamo sia prioritaria la scelta di lavorare per invertire questa tendenza negativa.

Maranello in Comune si pone l’obiettivo prioritario di accelerare il processo di completamento del Parco dello Sport, confermando la scelta di continuare a collaborare strettamente con le Associazioni Sportive. Il nostro desiderio è quello di coinvolgere tutte le fasce d’età, con un occhio di riguardo ai giovani e alle persone più anziane, che spesso vivono realtà di profonda solitudine. Sosterremo quindi progetti che abbiano come finalità l’inclusione la partecipazione, anche su base volontaria, di persone anziane che abbiano il desiderio di mettere il loro tempo, la loro saggezza e la loro esperienza a disposizione della collettività.

Per incentivare l’utilizzo degli impianti sportivi comunali, è necessario poter ridurre i costi d’accesso, soprattutto per le famiglie con più bambini. Saranno per questa ragione previste delle tariffe agevolate.Inoltre, a coloro che normalmente non praticano un’attività sportiva a causa dei molteplici e imprevedibili impegni, verrà data l’opportunità di acquistare pacchetti di ore ad accesso libero alle strutture sportive.

La promozione dell’attività sportiva per tutti i cittadini richiede l’impegno costante dell’amministrazione comunale, la quale dovrà essere affidata a personale tecnico competente e non scelto per affinità politiche. Ogni progetto utile a favorire il miglioramento delle condizioni psicofisiche dei cittadini, ha come risultato il miglioramento della capacità di apprendimento, la possibilità di vivere e stare meglio dentro le mura domestiche o all’aria aperta, l’opportunità di sviluppare rapporti di conoscenza e collaborazione al fine di uscire dalla solitudine. Per Maranello in Comune, sostenere le attività motorie e sportive significa ricercare costantemente di favorire un senso di appartenenza alla comunità, con l’obiettivo di frantumare le barriere architettoniche virtuali, come le classi sociali o la solitudine, e quelle oggettive, legate alla condizione fisica.

  1. Partecipazione

Come Maranello in Comune riteniamo essenziale favorire una maggiore partecipazione dei cittadini alle scelte che riguardano tutta la comunità. Troppo spesso negli ultimi anni non si è considerato come un problema il drammatico calo di partecipazione alle scelte politiche, visibile dapprima nel calo di iscritti ai partiti e di militanti e poi anche in quello dei votanti. Se è vero che questo è un fenomeno più ampio, nazionale e per molti versi anche internazionale, tuttavia a livello locale crediamo si possa e si debba cercare di combattere questa tendenza, anche grazie al fatto che esso è il livello decisionale più vicino ai cittadini e quindi su cui tutti noi maranellesi possiamo incidere direttamente. 

Alla base della partecipazione attiva, oltre alle proposte che seguiranno, occorre fare riferimento a un principio fondante della trasparenza e dell’accessibilità al lavoro dell’Amministrazione Pubblica.Rendere realmente accessibile l’attività e la documentazione dell’Amministrazione non significa dare indicazioni di leggi o regolamenti ecc, ma tradurre e rendere fruibili i contenuti anche a chi non è addetto ai lavori.

Le nostre proposte sono:

  • Favorire la partecipazione individuale del singolo cittadino

In quest’ambito si sono sicuramente fatti dei passi avanti positivi negli ultimi anni, come l’inserimento di referendum di diversi tipi all’interno dello Statuto del Comune, la pubblicazione online dello streaming del Consiglio Comunale o le riunioni di frazione. Purtroppo, però questi strumenti da soli si sono rivelati insufficienti. I referendum non sono mai stati indetti, lo streaming del Consiglio è guardato da poche persone e le riunioni di frazione sono spesso strumenti di autopromozione della giunta. Perciò noi proponiamo innanzitutto un ripensamento di queste ultime, ad esempio cercando di coinvolgere le opposizioni in modo da permettere ai partecipanti di farsi un’idea più completa della situazione.

Infine, proponiamo di studiare l’introduzione anche a Maranello di una forma di bilancio partecipativo, partendo dal modello esistente a Bologna, dove ogni anno il Comune dà una determinata cifra a progetti scelti dai cittadini. Queste attività sono di stimolo ed esercizio alla cittadinanza attiva, vere e proprie palestre della democrazia, e le miglioreremo attraverso percorsi strutturati di dialogo e confronto sui risultati raggiunti.

  • Favorire la partecipazione dei cittadini attraverso gruppi organizzati

Se la partecipazione individuale è certamente importante, l’aspetto che riteniamo vitale per una democrazia rappresentativa è la partecipazione attraverso i gruppi organizzati, che possono essere partiti o liste civiche. Sono infatti le organizzazioni il vero strumento in mano ai cittadini per controllare e condizionare il governo del proprio comune, della propria regione o della propria nazione. Favorire la loro azione diventa dunque essenziale per una vera rivitalizzazione della vita democratica della comunità. 

Su questo aspetto ci proponiamo di agire innanzitutto con la nostra stessa esistenza. Nel nostro Statuto è l’iscritto ad essere al centro, e più in generale vogliamo cercare di coinvolgere il maggior numero possibile di persone attraverso un’attività che non sia solo quella del comitato elettorale che si riunisce solo in prossimità delle elezioni per eleggere qualcuno a cui poi delegare il governo del territorio. Come Maranello in Comune, ci pensiamo come una comunità attiva anche lontano dagli appuntamenti elettorali, capace di portare avanti, oltre alla tipica azione di rappresentanza, anche un’azione informativa e di coinvolgimento della cittadinanza. Ovviamente però non ci proponiamo come unica organizzazione e crediamo che il pluralismo sia una delle grandi conquiste della democrazia. 

Per questo serve che l’amministrazione sostenga quei gruppi di cittadini che vogliano unirsi per interessarsi della cosa pubblica e portare il loro contributo. Crediamo quindi che l’amministrazione dovrebbe concedere in modo agevolato spazi pubblici a queste organizzazioni.

  • Educare alla partecipazione e alla democrazia

L’ultimo punto è in realtà il primo in ordine di importanza. Qualsiasi azione volta a incentivare la partecipazione non può che partire da progetti con i nostri giovani, dentro e fuori la scuola. In questo senso riteniamo fondamentale ad esempio, l’azione svolta da ANPI sui temi della memoria e della Resistenza e dall’AVIS sull’educazione alla donazione del sangue, dall’AVAP e dalla CRI sulla salute, la prevenzione e la sicurezza sanitaria.

Oltre a tali temi pensiamo però che sia importante anche un’educazione alla democrazia e alla partecipazione politica (chiaramente trasversale rispetto alle ideologie e agli schieramenti democratici). Come Maranello in Comune, proponiamo quindi che l’Amministrazione, in collaborazione con la scuola, studi progetti volti a far vivere ai nostri ragazzi com’è la politica comunale e a favorirne la partecipazione già in età scolare, prendendo ad esempio progetti già esistenti altrove, come il Consiglio Comunale dei ragazzi, o ideandone dei nuovi.

  1. Sicurezza e legalità

L’esigenza di sicurezza è avvertita in misura sempre crescente da tanta parte della popolazione: sempre più spesso però tale desiderio viene sfruttato in modo strumentale da taluni partiti e movimenti politici che, attraverso facili allarmismi fomentano un clima di paure permanenti, propongono ricette di stampo fascistoide per affrontarle e tralasciano nel contempo di affrontare il tema cruciale della legalità. Maranello in Comune considera invece la legalità quale ingrediente fondamentale della propria azione amministrativa, e mira al raggiungimento della sicurezza mediante l’inclusione, la coesione sociale e la condivisione dei valori ed i principi della Costituzione Italiana.

  • Per questo confermeremo la scelta di aderire al Codice Etico di Avviso Pubblico per gli amministratori locali, che fissa regole restrittive su, tra le altre cose, conflitti di interessi, rapporto con i portatori di interessi, finanziamenti all’attività politica e trasparenza degli interessi finanziari. Inoltre affideremo deleghe specifiche per la promozione della legalità ad un assessore o ad un consigliere comunale, che seguirà la tematica sotto molteplici aspetti: dalla formazione per i dipendenti comunali e per gli amministratori di società collegate sui temi dell’evasione, del riciclaggio e dei rischi di infiltrazioni mafiose, al tema della corruzione e della collusione, da affrontare insieme agli ordini professionali ed ai rappresentanti delle categorie economiche.
  • Riconosciamo innanzitutto all’operato delle Forze dell’Ordine, il ruolo primario e fondamentale nella gestione della sicurezza. Crediamo sia positiva la presenza di un numero crescente di persone che presta attenzione a quanto avviene nei nostri quartieri, e valorizzeremo l’impegno di volontari ed associazioni che intendono prendersi cura della città, ma non vogliamo che i cittadini si sentano in diritto o in dovere di sostituirsi alla Polizia Municipale o alle forze dell’Ordine nel presidio del territorio. La prevenzione e la repressione dei reati deve essere assicurata da chi di dovere, noi vogliamo invece promuovere un modello di sicurezza basato sulla legalità diffusa, in cui tutti i cittadini maranellesi si sentano coinvolti e partecipi. 

L’azione dell’Amministrazione Comunale deve essere permeata di legalità e trasparenza, e vogliamo che questo approccio sia sempre più condiviso da cittadini ed aziende maranellesi.

  • Per questo intendiamo promuovere percorsi di cittadinanza attiva, sviluppando percorsi di formazione che coinvolgano giovani ed adulti, prendendo a riferimento l’attività di realtà consolidate ed affidabili come Avviso Pubblico e Libera; occorre infatti aumentare e diffondere la consapevolezza sui rischi di infiltrazione delle mafie e del malaffare nel tessuto sociale, e siamo sicuri che la cultura della legalità ed il rafforzamento delle reti di solidarietà sociale siano gli strumenti essenziali per ostacolare le infiltrazioni criminali ed affermare i valori di libertà e democrazia alla base della Costituzione Italiana e delle norme Europee.
  • Promuoveremo anche la partecipazione dei giovani e delle loro famiglie alle manifestazioni nazionali, regionali o locali connesse alla “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, alle quali parteciperemo in qualità di amministratori o consiglieri indossando la fascia tricolore, e organizzeremo eventi di approfondimento pubblico sui temi delle infiltrazioni mafiose e della corruzione.
  • Intendiamo poi adottare un protocollo di legalità, da sviluppare con la Prefettura ai sensi della Direttiva del Ministero dell’Interno del giugno 2010, al fine di prevenire le infiltrazioni da parte delle organizzazioni criminali negli appalti pubblici e nelle attività economiche del territorio.

La sicurezza e la legalità che vogliamo costruire saranno profondamente improntati ai valori dell’antifascismo, opereremo pertanto affinché nella nostra città non trovino spazio né ragion d’essere le pulsioni xenofobe e anti-libertarie con cui l’estrema destra italiana sta corrompendo il tessuto sociale.