Nuovo resort di lusso di Torre

E’ con viva preoccupazione, e purtroppo con colpevole ritardo, che abbiamo appreso la decisione del consiglio comunale (unitamente all’opposizione oggi presente in consiglio FdI con l’astensione della Lega) di approvare un progetto per la realizzazione di un nuovo albergo a Torre Maina adiacente alla vecchia torre storica della Montina, torre che è il simbolo della comunità di Torre Maina.

Abbiamo letto e condiviso la denuncia che Italia Nostra di Modena ha lanciato sul giornale del 7 febbraio 2024, nel quale viene espressamente dichiarato che questo luogo di particolare pregio e di straordinario interesse paesaggistico, pur essendo tutelato da una stringente protezione data dal piano paesaggistico regionale, dal piano territoriale di coordinamento ed il piano strutturale comunale, con il progetto edilizio presentato ed approvato, viene spazzato via tutto in nome del rilancio turistico di Maranello.

Siamo fortemente preoccupati in quanto nonostante l’impegno da parte dell’Amministrazione Comunale attuale, di consumo di suolo pari a zero, in effetti si trasformano 9.396 mq di terreno agricolo vergine in terreno edificato o comunque destinato ad attività extragricole. A fronte di questo consumo di suolo, ci sono contropartite per il pubblico, e ci mancherebbe altro che non ci fossero, ma si tratta solo di un parco attrezzato di 3.349 mq.

Sarebbe opportuno che l’amministrazione pubblica desse conto anche del bilanciamento delle emissioni di CO2 tra quelle prodotto dall’insediamento e quelle compensate con il verde pubblico. Ma è molto probabile che il saldo sarà negativo e per questo nessuno ne parla. Di questo poi ne parleremo al primo evento climatico catastrofico.

Siamo preoccupati anche dal fatto che un terreno riconosciuto dagli strumenti urbanistici come di “particolare interesse paesaggistico – ambientale”, possa essere trasformato in area edificabile con un semplice tratto di penna. Siamo altresì fortemente preoccupati, in quanto la norma regionale utilizzata per poter fare approvare il progetto è stata, secondo le nostre conoscenze, fortemente stiracchiata. La norma prevede la possibilità di interventi di ristrutturazione per attività già insediate, mentre a fronte di un’attività di ristorazione, il progetto prevede la costruzione di un’attività ricettiva. Inoltre mentre la norma parla di area di pertinenza o lotti contigui, qui siamo ad oltre 600 metri tra le due costruzioni.

Dobbiamo inoltre rilevare che il parere espresso dalla sovraintendenza, anziché prevedere dei vincoli ben precisi di salvaguardia della Torre della Montina, ha previsto la possibilità per il soggetto attuatore di fare tutti gli interventi edilizi di manutenzione e ristrutturazione della Torre, salvaguardandone la valenza storica ma solo se “sarà possibile”.

Inoltre abbiamo rilevato che per un investimento che è stato preventivato per un importo approssimativo di diversi milioni di euro il contraente dell’impegno preso nei confronti dell’Amministrazione Pubblica ha un patrimonio netto appena superiore ad un ventesimo (bilancio esercizio 2022) dell’investimento da effettuare, e con la possibilità di cedere detta convenzione a chiunque all’atto della stipula del rogito notarile, per cui di fatto l’Amministrazione Pubblica non conosce il contraente della convenzione. Si conosce soltanto il fatto che solo per iniziare l’intervento, tra acquisto dei terreni, fidejussioni da rilasciare all’Amministrazione e contributi straordinari a favore del Comune, il “Soggetto attuatore” ha investito più di un milione e centomila di euro.

Ci sembra opportuno chiedere all’Amministrazione di rivedere le proprie decisioni e salvaguardare il territorio di Torre Maina da speculazioni edilizie che distruggono il nostro ambiente ed aumentano le emissioni di CO2.

Invitiamo la cittadinanza di Maranello a sostenere le battaglie ambientaliste anche nel nostro comune. E’ indispensabile sostenere i valori ambientali e le liste che li difendono e ne fanno un caposaldo della propria programmazione e visione politica.

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